Dopo
un lungo periodo durante il quale l’inverno sembrava aver rinunciato a
manifestarsi nelle sue forme tradizionali fredde e nevose, la prima domenica di
febbbraio ha avuto un repentino ripensamento con una nevicata abbondante per la
gioia degli amanti dello sci e di buon auspicio per la restante parte della
stagione.
Queste
condizioni ambientali non hanno però dissuaso i residenti di Miroglio e i molti
ospiti provenienti dal Piemontee dalle città rivierasche liguri, dal
partecipare all’annuale festa dedicata a San Biagio vescovo armeno, cattolico e
martire, titolare della Parrocchiale del Borgo.
La
circostanza è stata altresì una delle rare ma utili occasioni che consentono la
ricomposizione dei nuclei familiari che le molteplici esigenze della vita spesso
non la rendono agevole.
La
parte religiosa dei festeggiamenti è stata presieduta dall’Arciprete della
Cattedrale Don Beppe Bongiovanni che al termine della Santa Messa in memoria di
San Biagio, ha poi impartito ai fedeli la tradizionale benedizione della gola
con le candele benedette prima della celebrazione eucaristica.
La
tradizione di questo rito, si radica nel miracolo del salvataggio di un bambino
che stava soffocando dopo aver ingerito una lisca di pesce operata da San
Biagio, medico, vissuto tra il III° e IV° secolo a Sebaste, imprigionato dai
Romani a causa della sua fede che egli mai rinnegò e che gli costò la
decapitazione, dopo essere stato sottoposto al supplizio dello strazio delle
carni con i pettini di ferro usati per cardare la lana.
Tra
i due riti, accolta da uno scrosciante e prolungato applauso dell’Assemblea, è
stata data notizia dei destinatari del tradizionale riconoscimento del “Sanbiagino
d’oro 2016”: il Canonico Beppe Bongiovanni e il Signor Ponzo Natale.
Per
non trascurare nulla della tradizione oramai consolidata, per contrastare il
freddo pungente e i copiosi fiocchi di neve che scendevano lievi dal cielo,
all’uscita dalla Chiesa i presenti hanno poi avuto modo di gustare cioccolata
calda e biscotti consumati in tranquillità nella Casa Canonica.
Per
la Comunità di Miroglio e per la locale
Associazione San Biagio che costantemente cerca di animare la località, la
festa di san Biagio è una solennità importante, di vicinanza della popolazione
alle sue tradizioni, è una festa di famiglia, di fraternità, di comunione
intima e profonda tra compaesani e comparrocchiani che, da numerosi anni, in
questa circostanza, intende rendere omaggio e onore a chi, nel tempo, si è
prodigato in vario modo - a volte manifesto, a volte non evidente ma sempre con
altruismo ed efficacia - per il bene della chiesa, cioè di noi e dei luoghi
sacri che sono meta di venerazione e ricordo.
Nel
corso del pranzo sociale, elaborato nella tradizione di san Biagio, dallo chef
Roberto Ponzo del Ristorante “delle Alpi”, sono stati materialmente consegnati i
tradizionali riconoscimenti del “Sanbiagino d’Oro 2016” (una semplice umile targa ricordo
che contiene idealmente l’animo, la bontà e il cuore dei mirogliesi).
Con la targa, il grazie riconoscente
va quest’anno a due persone che, con ruoli diversi, ma con un’unica sensibilità
ispirata alla fede , hanno interpretato lo spirito e il carattere della gente
del luogo:
al Canonico Beppe Bongiovanni, con
la motivazione “per aver offerto negli anni, con umiltà, carità cristiana e
grande capacità di discernimento un prezioso sostegno spirituale alla
comunità di Miroglio” e al Signor Ponzo
Giuseppe Natale “per la preziosa opera
svolta con intelligenza, che ha contribuito al recupero e alla conservazione
dei luoghi di culto presenti sul territorio parrocchiale”.
La giornata si è così conclusa con
buona gioia di tutti e con l’appuntamento ai festeggiamenti del prossimo anno,
non dimenticando che i prossimi due impegni che vedranno coinvolta l’intera
Comunità saranno domenica 3 aprile, per la festa del Gruppo Alpini di Frabosa
Sottana e il 25 aprile, per la commemorazione dell’eccidio avvenuto a San Marco
al Pellone.
(Alberto Verardo)
(Alberto Verardo)