22 dicembre 2014

La Vijà, un'antica Veglia di Natale sabato 27 dicembre ore 20 al GalaPalace di Frabosa Sottana. L'Associazione San Biagio di Miroglio tra i promotori



Il 27 dicembre 2014 alle ore 20, al Gala Palace di Frabosa Sottana, torna la Vjà, un’antica Veglia di Natale, per vivere il clima natalizio senza tralasciare la memoria e il legame con le nostre radici più semplici e vere!
Tornano la capacità di ritrovarsi insieme grandi e piccoli, giovani e vecchi, per stare vicini, guardarsi negli occhi, raccontare ed ascoltare storie vere mescolate a leggende, concentrarsi su piccole vicende intime di persone semplici, ma anche riflettere sui grandi eventi che cambiano i destini del mondo.

In un ambiente in cui l’alternarsi di buio fitto e luce, monologo e chiacchiericcio corale, rutilanti bagliori colorati e nebbie fumose, narrazione, musica e canti crea un’atmosfera magica e coinvolgente dove trovano posto le storie del brigante di Frabosa e gli amori contrastati dei giovani paesani, i racconti dei Vangeli Apocrifi e il Santo Bambino di Betlemme,  i pettegolezzi di paese e gli inni alla pace e alla concordia.

Ma non mancano neanche i mondi incantati e le presenze inquietanti e misteriose di fantasmi, “masche” e “sërvant”, leggendarie creature notturne, dalle sembianze insieme umane e bestiali, impegnate a scorrazzare per le campagne nel buio facendosi accompagnare da lugubri nenie e cattivi presagi. Qui sono presenti nelle abbaglianti forme, e nei toni cromatici accesi da rilucenti bagliori metallici, delle opere del poliedrico artista villanovese Duccio e, nonostante le loro sembianze malefiche, con i grandi occhi fissi e sinistri, gli sguardi atterriti, le voluminose orecchie caprine e le bocche spalancate in un lamento stridente, sono imprigionati nelle foglie di vite, uniche in grado di vincerne le forze malefiche per renderli benevoli e gioiosi strumenti bene auguranti.

Ma non dimentichiamo la voglia di stare in allegria, divertirsi in leggerezza, e onorare un momento di festa in modo conviviale, condividendo semplici e appetitose leccornie tra gli antichi attrezzi del Museo della Montagna di Miroglio che ricordano la vita dura dei nostri  antenati, e gli evocativi profumi di polenta e vin brulè! 
Vi aspettiamo numerosi per un’esperienza unica!

Associazione Turistica Mondolè
Associazione Culturale San Sebastiano
Associazione Culturale e Ricreativa I Mondaj
Associazione Culturale Artüsìn
Associazione Onlus San Biagio e Maria Vergine Miroglio di Frabosa Sottana

Con il Patrocinio del Comune di Frabosa Sottana



La manifestazione fa parte degli eventi di chiusura del Progetto Alp Campus Giovani, progetto cofinanziato dall'Unione Province Italiane a valere sul bando AzioneProvinceGiovani 2013, proposto dalla Provincia di Cuneo - Settore Cultura, in qualità di capofila. in partenariato con l'Associazione Culturale Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro e i comuni di Entracque, Frabosa Sottana e Sanfront.che ha visto l'adesione dei Comuni di Frabosa Sottana, Sanfront ed Entraque.





DAL 22/12/2014 AL 06/01/2015 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso i locali della Confraternita San Giovanni Bonaventura – P.zza Canonico Bologna- Frabosa Sottana. La mostra rispetterà il seguente orario di apertura al pubblico: 15,30-17,30 nei giorni festivi; 15,00-18,00 il 27/12/2014. Per visite su prenotazione: 09,00-12,00 e 15,00-18,00 escluse le festività (Le prenotazioni sono da effettuarsi presso l’Infopoint Mondolè (+39 0174-244481+39 0174-244481)

09 dicembre 2014

Tempo di Avvento a Miroglio



La Comunità di Miroglio di Frabosa Sottana vive, oramai da numerosi anni, il Tempo di Avvento attraverso due iniziative entrate a far parte della sua tradizione.
Nel giorno della solennità dell’Immacolata concezione, lo scorso 8 dicembre, dopo la celebrazione della santa Messa, la Comunità ha concluso il rito con la rinnovazione dell’annuale affidamento del Borgo e delle famiglie a Maria.
Questo è stato uno dei momenti di particolare significato per Miroglio che, nei gesti compiuti, racchiude tutta la fede dei Residenti, la speranza degli stessi per una quotidianità sempre più serena, la gioia di essere reciprocamente utili.
Con questa iniziativa decolla il ciclo di iniziative natalizie che porteranno, nella quarta domenica del tempo di Avvento,che sarà celebrata sabato 20 dicembre alle ore 17.00, alla  benedizione delle statuine di Gesù bambino che il 25 dicembre, giorno del suo Natale, saranno collocati nei presepi allestiti all’interno delle singole abitazioni di Miroglio.
La cerimonia, in analogia con quanto avviene nella domenica precedente in piazza San Pietro da parte del Santo Padre, sottolinea il profondo significato religioso della tradizione presepiale dell’intera cristianità.
Gli stessi presepi saranno poi fotografati nel periodo natalizio e le immagini saranno esposte in visione nel corso della festività parrocchiale di San Biagio.

In concomitanza con lo svolgimento delle iniziative, la locale Associazione San Biagio metterà in distribuzione il calendario 2015, contenente l’indicazione di tutte le maggiori iniziative previste per il nuovo anno a Miroglio; il calendario è in libera distribuzione, chi vorrà potrà comunque lasciare una offerta libera.  

08 dicembre 2014

Ritorna il Bus Navetta Frabosa Sottana-Artesina-Prato Nevoso dal 26 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015



Ritorna nel periodo natalizio il Bus Navetta Frabosa Sottana-Artesina-Prato Nevoso. Il servizio sarà attivo dal giorno 26 dicembre 2014 fino al 6 gennaio 2015. Sono previste due corse una al mattino con partenza da Frabosa Sottana alle 9,45  e ritorno da Prato Nevoso alle 10,45; una il pomeriggio 15.15 da Frabosa Sottana e ritorno da Prato alle ore 16.05. Di seguito l'orario completo.



30 novembre 2014

Orari invernali apertura Infopoint Mondolè di Frabosa Sottana e Pratonevoso



Di seguito gli orari di apertura degli Uffici Turistici Infopoint Mondolè di Frabosa Sottana e Prato Nevoso stagione invernale 2014/2015

INFOPOINT MONDOLE' FRABOSA SOTTANA

Via IV Novembre 12 (piano terra Municipio)- Frabosa Sottana
Aperto tutti i giorni con orario 9.00-12.00, e dalle 15,00 alle 18,00.
Chiuso il Giovedì pomeriggio.
Per contatti tel. 0174-244481 mail: infopoint@mondole.it


INFOPOINT MONDOLE' PRATO NEVOSO

Piazzale Dodero - Prato Nevoso.
Aperto tutti i giorni con orario 09,00-12,00  e 15,30-18,30 Mercoledì chiuso.
Per contatti tel. 0174-334133 mail: infopoint.pratonevoso@mondole.it

23 novembre 2014

Grande successo per la prima De.Co. del Comune di Frabosa Sottana, i ravioli di castagne proposti dallo chef Roberto Ponzo nell'ambito della manifestazione BEE a Villanova Mondovì



Nell'ambito della seconda edizione della rassegna BEE, pensieri, parole e formaggi svoltasi a Villanova Mondovì il 22 e 23 novembre con una vetrina sulla zootecnica locale, degustazioni e Librintavola, ha fatto il suo esordio sul territorio la prima De.Co del Comune di Frabosa Sottana, i "ravioli di castagne di Frabosa Sottana" proposti dallo chef Roberto Ponzo dell'Albergo Ristorante delle Alpi di Miroglio (Frabosa Sottana). Il piatto è stato molto apprezzato dai numerosissimi visitatori che hanno preso d'assalto lo stand dove era ospitato anche un'altro prodotto del territorio monregalese le trippe di Villanova Mondovì anch'esse con il marchio De.Co. Sono stati cucinato oltre quaranta chili di ravioli. Nella foto sopra, in una sorta di ideale gemellaggio tra i due prodotti (gemellaggio che per volontà di entrambi i Comuni verrà ufficializzato nei prossimi mesi) da sinistra  i componenti della Confraternita della Trippa assieme al Sindaco di Villanova Michelangelo Turco, all'Europarlamentare On.le Alberto Cirio, lo chef Roberto Ponzo, il Consigliere Regionale Francesco Graglia, il Direttore dell'APT di Cuneo Paolo Bongiovanni ed il Sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino. 

COS'E' LA DE.CO. (DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE)
Il fenomeno delle De.Co. nasce a seguito della legge dell’8 giugno 1990 n. 142 che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali che risultano presenti nelle diverse realtà territoriali. Ambasciatore e convinto sostenitore della De.Co è stato negli anni ’90 il noto giornalista enogastronomico Luigi Veronelli.
In seguito ed in forza di questa podestà concessa ai Comuni, l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, nel 2000 redige una proposta di legge di iniziativa popolare recante: “Istituzione delle denominazioni comunali di origine per la tutela e la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali”.
Le De.Co. denominazioni comunali non sono marchi non rappresentano tutele, e men che meno delle vie brevi rispetto alle denominazioni europee riconosciute. Le De.Co. sono delibere di un’amministrazione comunale che registra un dato di fatto: un prodotto, un piatto, un sapere, con i quali una Comunità si identifica. Sono dunque un atto, che fissa un valore, una carta di identità che il sindaco rilascia dopo aver censito un passato, un presente e ipotizzato uno sviluppo futuro. Il valore di una De.Co è quello di fissare in un dato momento storico ciò che identifica quel Comune. A memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing territoriale.
La De.Co è un marchio di qualità. E’ regolamentato dalla legislazione che norma i marchi collettivi. Non è incompatibile con le Denominazioni Europee (DOP, IGP ecc). E’ un ottimo strumento per valorizzare un determinato territorio: si presta a molteplici opportunità di marketing territoriale; è un serio lavoro di analisi e censimento per individuare quali sono i prodotti che rappresentano il territorio stesso; può precisare come un prodotto viene elaborato e può valorizzare metodi tradizionale al fine di accrescere il senso di appartenenza di una comunità; gli attori che devono essere coinvolti dall’Amministrazione Comunale sono gli allevatori, i produttori, i ristoratori (autentici ambasciatori del territorio) attraverso lo sviluppo di una sinergia volta alla valorizzazione del territorio. La De.Co è il marchio Comunale, che certifica la provenienza di un determinato prodotto (del comparto enogastronomico o artigianale) di un determinato territorio.

20 novembre 2014

Le lingue d’oc: la libertà di esprimersi a “ nosto modo “ nella pubblica amministrazione - Il Comune di Frabosa Sottana tra i promotori dell'iniziativa



E’ difficile per noi immaginare di poter tranquillamente parlare la propria lingua madre ad uno sportello pubblico o con un funzionario della pubblica amministrazione. Oggi forse un po’ meno, ma quante volte anche in Comuni di una certa importanza mi è capitato di esprimermi tranquillamente in piemontese e quante volte ancora oggi mi capita, e non vi nego con soddisfazione,  colloquiare tranquillamente a “nosto modo “ con gli impiegati e i funzionari dei tanti Comuni delle nostre valli. Quante volte mi è capitato anche negli uffici del Comune di Cuneo o in quelli dell’Amministrazione Provinciale parlare con piacere in lingua piemontese o in lingua d’oc . Ti senti quasi a casa tua quando al telefono con i sindaci delle nostre valli magari involontariamente ti esprimi inizialmente in italiano mentre dall’altra parte ti dicono “ Nousiàuti parlen a nosto modo “ . Potersi esprimere nella nostra lingua nei pubblici uffici oltre che essere una soddisfazione grande, ti permette spesso di superare quel distacco o quella diffidenza tra il pubblico ed il privato e sicuramente ti aiuta a creare maggior collaborazione e voglia di risolvere i problemi insieme.
Si tratta di cinque lezioni – conferenze di cui quattro si svolgeranno presso la sede della Provincia in via XX settembre 48 a Cuneo mentre la lezione del 29 novembre, proprio per la singolarità dell’argomento,  si terrà in Sancto Lucio nella sede storica dell’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro dove più di 60 anni or sono è nata la prima scintilla di riscoperta della lingua d’oc
Tutte le lezioni – conferenza sono imperniate sull’uso della lingua madre nella pubblica amministrazione ma in collaborazione e concertazione con l’Amministrazione Comunale e i sette Comuni patner si è voluto dedicare una lezione – conferenza a due grandi poeti provenzali Frederì Mistral , premio Nobel per la letteratura con il poema Mireio e Sergio Arneodo, fondatore di Coumboscuro che coraggiosamente più di 60 anni or sono un giorno disse ai suoi allievi “ Encuéi coumensé a escrive decò enté la lengo que vous a moustrà vosto maire” Da quella semplice frase partì la rinascita e la presa d’identità di tutto il mondo alpino, da quella semplice frase il popolo delle Alpi prese coscienza che il “ dialetto “ che parlavano comunemente in casa invece era una grande lingua che poteva vantarsi nientemeno di aver ottenuto un premio Nobel.
Il 29 novembre 2014 circa un anno dopo la morte di Sergio Arneodo vogliamo trovarci proprio nella sua scuola, dove è iniziata questa straordinaria avventura, dove per la prima volta i “ fiét de Coumboscuro “ hanno iniziato a scrivere “ a nosto modo “.
Ci saranno gli alunni dell’Escolo che oggi arrivano non solo da Coumboscuro ma da più parti della Provincia di Cuneo ci saremo tutti noi amici e appassionati della nostra lingua e saranno proprio amici anche di lingua piemontese coloro che relazioneranno e leggeranno le poesie di Sergio Arneodo e di Frederì Mistral.
 La prima lezione – conferenza si terrà quindi giovedì 27 novembre a Cuneo presso la sede della Provincia in via xx settembre 48 dalle ore 16,30 alle ore 18,30 e sarà tenuta dalla professoressa Valentina Porcellana dell’Università di Torino.

Il corso Le lingue d’oc: la libertà di esprimersi a “ nosto modo “ nella pubblica amministrazione  è organizzato dall’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro su incarico della Provincia di Cuneo e dei sette comuni partner nel progetto ossia Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Roccaforte Mondovì, Entracque, Marmora, Casteldelfino, Sanfront con la collaborazione e supervisione della Regione Piemonte e grazie al finanziamento concesso dalla legge 482/99 Presidenza del Consiglio dei Ministri


06 novembre 2014

Frabosa Sottana - Istituita la Commissione per la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali (De.Co). La prima richiesta di iscrizione al registro riguarda i "Ravioli Frabosani di Castagne"



La Giunta Comunale del Comune di Frabosa Sottana, in data 14 ottobre 2014 richiamata la delibera del C.C. nr 34 del 7 giugno 2014 con la quale è stato approvato il Regolamento Comunale per la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionale (De.Co), ha provveduto ad istituire la Commissione prevista al fine della verifica e pronuncia sulla ammissibilità alla iscrizione nel registro nella seguente composizione:

Dr. Jacopo Denina – Vicesindaco – Presidente
Giampiero Vinai – Componente
Andrea Bertolino – Componente
Geom. Aldo Ferrero – Responsabile procedimento – segretario

In data 7 ottobre 2014 è pervenuta la prima richiesta di iscrizione nel registro della De.Co concernente i “Ravioli Frabosani di Castagne” prodotti dall’Hotel Ristorante delle Alpi con sede nella frazione Miroglio. La commissione avvierà il procedimento per la verifica e la pronuncia sulla ammissibilità di iscrizione. Altre attività produttive del comune di Frabosa Sottana sono già pronte per richiedere la Denominazione Comunale.

COS'E' LA DE.CO. (DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE)
Il fenomeno delle De.Co. nasce a seguito della legge dell’8 giugno 1990 n. 142 che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali che risultano presenti nelle diverse realtà territoriali. Ambasciatore e convinto sostenitore della De.Co è stato negli anni ’90 il noto giornalista enogastronomico Luigi Veronelli.
In seguito ed in forza di questa podestà concessa ai Comuni, l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, nel 2000 redige una proposta di legge di iniziativa popolare recante: “Istituzione delle denominazioni comunali di origine per la tutela e la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali”.
Le De.Co. denominazioni comunali non sono marchi non rappresentano tutele, e men che meno delle vie brevi rispetto alle denominazioni europee riconosciute. Le De.Co. sono delibere di un’amministrazione comunale che registra un dato di fatto: un prodotto, un piatto, un sapere, con i quali una Comunità si identifica. Sono dunque un atto, che fissa un valore, una carta di identità che il sindaco rilascia dopo aver censito un passato, un presente e ipotizzato uno sviluppo futuro. Il valore di una De.Co è quello di fissare in un dato momento storico ciò che identifica quel Comune. A memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing territoriale.
La De.Co è un marchio di qualità. E’ regolamentato dalla legislazione che norma i marchi collettivi. Non è incompatibile con le Denominazioni Europee (DOP, IGP ecc). E’ un ottimo strumento per valorizzare un determinato territorio: si presta a molteplici opportunità di marketing territoriale; è un serio lavoro di analisi e censimento per individuare quali sono i prodotti che rappresentano il territorio stesso; può precisare come un prodotto viene elaborato e può valorizzare metodi tradizionale al fine di accrescere il senso di appartenenza di una comunità; gli attori che devono essere coinvolti dall’Amministrazione Comunale sono gli allevatori, i produttori, i ristoratori (autentici ambasciatori del territorio) attraverso lo sviluppo di una sinergia volta alla valorizzazione del territorio. La De.Co è il marchio Comunale, che certifica la provenienza di un determinato prodotto (del comparto enogastronomico o artigianale) di un determinato territorio.

30 ottobre 2014

ALP CAMPUS GIOVANI Cerimonia di premiazione delle migliori idee progettuali


ALP – CAMPUS GIOVANI


SANFRONT 09/11/2014
Nell’ambito della Festa delle Associazioni di Volontariato
ore 9.30 Inaugurazione Mostra Fotografica presso l’Ex Cinema Comunale
ore 10.30 – 18.00 Castagnata con la partecipazione di gruppi e danza tradizionale “Balerin del Bal Veij”, “Amis del Cher”, “Amis di Bric” e “Dansaires de Coumboscuro”
DAL 08 al 17/11/2014 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso la Sala del Consiglio del Comune di Sanfront con apertura al pubblico nei seguenti orari: domenica 9 novembre dalle ore 15 alle 18; durante la settimana aperta negli orari di apertura del Comune.

07/12/2014 - “Festa ‘dla Madonna das cuiette” - dalle 10.00 alle 23.00 - nelle strade di Entracque  comprende una degustazione itinerante a base di prodotti tipici locali (con una particolare attenzione per le “cujette”, i  tradizionali gnocchi di patate) accompagnata da esibizioni di artisti di strada, dall’allestimento di piccoli spettacoli/attrazioni per i bambini e da un concerto finale
DAL 30/11/2014 AL 14/12/2014 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso il Salone Parrocchiale sito in vicolo Caire con orario di apertura 15,00 -18,00

27/12/2014  -  LA VIA’, un’antica Veglia di Natale – ore 20,00 GalaPalace – Frabosa Sottana
A cura dell’Associazione Turistica Mondolè di Frabosa Sottana in collaborazione con Associazione culturale San Sebastiano, Associazione culturale I Mondaj, Associazione culturale San Biagio, Associazione culturale Artusin, con il patrocinio e coordinamento del Comune di Frabosa Sottana.

DAL 22/12/2014 AL 06/01/2015 MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE presso i locali della Confraternita San Giovanni Bonaventura –  P.zza Canonico Bologna- Frabosa Sottana. La mostra rispetterà il seguente orario di apertura al pubblico: 15,30-17,30 nei giorni festivi; 15,00-18,00 il 27/12/2014.  Per visite  su prenotazione:  09,00-12,00  e  15,00-18,00  escluse le festività (Le  prenotazioni sono da effettuarsi  presso l’Infopoint Mondolè (+39 0174-244481)

Cerimonia di Premiazione delle migliori idee progettuali CUNEO Venerdì 28 novembre 2014 ore 21.00  Sala  “B” del Centro Incontri della Provincia

Suoni e musiche delle Alpi: Orchestra Antiche Contrade
André Gabriél “il principe del galoubet”
Mostra Fotografica presso la “Sala Meinero” dalle ore 17.00 alle 23.00

02 ottobre 2014

Domenica 5 ottobre nel castello di Manta, Frabosa Sottana protagonista della manifestazione "C'era una volta...un mondo così" con lo Chef Roberto Ponzo e la Pro Loco

Il castello di Manta

Vite d’Alpe: lou minjar a nosto modo - el mangé a nosta manera.
LE ECCELLENZE DELLE ALPI E DELL' ALTA LANGA SI PRESENTANO
MANTA CASTELLO MARCHIONALE  5 ottobre 2014
RETE PAESI E PAESAGGI - BEL ANDE', BEL ANAR 


Sono fermamente convinto che dalle piccole realtà possono nascere grandi progetti mentre è molto difficile l'incontrario.  Il 5 ottobre presso il Castello Marchionale della Manta , nell'ambito della manifestazione “C’era una volta… un mondo così!”, dalle ore 10,00 alle ore 17,00 verranno presentate ufficialmente la prima selezione di prodotti di eccellenza degli oltre quaranta Comuni ed Associazioni delle Valli alpine cuneesi e dell' Alta Langa  che hanno aderito al progetto denominato  Paesi e Paesaggi - Bel Andé, Bel Anar insieme alle due ATL di Cuneo ed Alba e con capofila istituzionale la Provincia di Cuneo . Non verranno presentati prodotti conosciuti ma le vere e autentiche realtà di eccellenza e di nicchia dei piccoli produttori.  In questo primo appuntamento verranno presentati dallo Chef Ponzo Roberto titolare dell'Hotel delle Alpi di Miroglio - comune di Frabosa Sottana - le raviole frabosane con farina di castagne e con ripieno ottenuto solo con materie prime del luogo dalla ricotta alle verdure ecc... Oltre a questo piatto speciale i visitatori potranno gustare i formaggi di Ormea, della Val Maudagna, il Quistamanh-Toumo duro ossia il formaggio storico che si produceva con un procedimento antichissimo in tutta l'alta Valle Grana e Maira, i prodotti a base d'aglio di Caraglio e Valle Grana, le deliziose terrine, cacciatorini , ragù e altre specialità  ottenute da carne di  pecora frabosana  e prodotti grazie alla collaborazione dell'Istituto Caseario di Moretta e per finire le famose " Batiaie " di Sanfront, pasta di meliga, cotte a forno a legna . Non mancherà un ottimo vino del territorio.

Lo chef Roberto Ponzo titolare
Alberto delle Alpi di Miroglio

Non si tratta però solo di prodotti culinari di eccellenza, si tratta invece di parte della storia delle nostre popolazioni e della nostra terra. Finalmente il popolo delle Alpi e dell'Alta Langa vuole unirsi per proporre e far conoscere le proprie ricchezze culturali, storiche, artistiche partendo dai prodotti del proprio territorio, prodotti poveri, di base, ma ricchi di storia e di sapori unici.
Tutte questi Enti, Provincia, Comuni, Atl, Associazioni si sono uniti ed hanno dato vita alla Rete Paesi e Paesaggi Bel Andé, Bel Anar , la cui azione promozionale è stata finanziata per tre annualità dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo .
In territori che vivono condizioni di marginalità e crescente abbandono, spopolamento e
invecchiamento della popolazione, la valorizzazione delle risorse e tipicità locali rappresenta
un importante veicolo non solo di preservazione e valorizzazione di cultura e tradizioni, che rischierebberodi andare perdute, ma anche di rivitalizzazione economico – sociale più ampia del territorio e digenerazione di nuove opportunità occupazionali e sviluppo di nuove attività.
Il nome della rete, in lingua ancestrale piemontese e provenzale, sintetizza l’identità culturale comune dei territori coinvolti nell’itinerario e sta ad indicare la volontà di creare un percorso di scoperta della tradizione storico- architettonica e culturale che caratterizza un’ampia fascia del territorio provinciale.
Il Presepe vivente di Pianvignale (Frabosa Sottana)



   All'interno del cortile del Castello e sul piazzale antistante verranno presentati alcuni degli antichi   mestieri del Presepe vivente di Pianvignale, a cura della Pro Loco del Comune di Frabosa Sottana. I visitatori potranno riscoprire modi di vivere e abilità spesso dimenticate, arti tramandate di padre in figlio e mestieri quali il falegname, il costruttore di carriole e gli scultori del legno, i robivecchi e il cordaio, il ceramista e l’impagliatore di sedie, il cestaio, il filatore di lana con il ruet e il moleta che affilava coltelli e attrezzi agricoli. A partire dalle ore 13.00 verrà ricreata, all’interno della cantina del castello, l’atmosfera di un’antica osteria con le tipiche canson da ostu, canzoni popolari piemontesi e provenzali, a cura dei Dansaires de Coumboscuro. Le animazioni sono parte integrante del progetto Vite d’Alpe: lou minjar a nosto modo - el mangé a nosta manera"

Domenica 5 ottobre a Miroglio (Frabosa Sottana) giornata del Ringraziamento e castagnata promosse dall'Associazione San Biagio




Il piccolo borgo di Miroglio a Frabosa Sottana, dopo i festeggiamenti patronali di metà settembre, si prepara a vivere il primo degli eventi autunnali, domenica 5 ottobre con una giornata dedicata al Ringraziamento. La giornata negli anni ha assunto una valenza di maggior respiro, aggregando anche il ringraziamento da rivolgere a tutti coloro che, pure materialmente, sostengono le attività e le diverse iniziative che la locale Associazione San Biagio promuove nell’arco dell’anno. Previsto anche un incontro con il Gruppo famiglie dell’ADSO (Associazione Down Savona Onlus), che risalgono la Val Maudagna per la loro annuale gita sociale e avranno anche la possibilità di visitare il “Museo della montagna e della sua gente”. Domenica 5 ottobre la giornata avrà inizio con la celebrazione della messa, alla quale seguiranno la consegna del “Riccio d’oro 2014” (attribuito ad una delle realtà che sostengono l’attività divulgativa dell’Associazione San Biagio) e il pranzo sociale; nel pomeriggio proseguimento dei festeggiamenti con coinvolgenti giochi per tutti. Sempre nel pomeriggio, tradizionale castagnata. Da segnalare inoltre che domenica scorsa, 28 settembre, l’Associazione San Biagio ha aderito all’Open-day regionale del volontariato promuovendo l’iniziativa “Porte aperte al Museo di Miroglio” e allestendo uno stand informativo sull’attività dell’Associazione sul prato antistante il Museo.

28 settembre 2014

L'Albergo delle Alpi di Miroglio, ha spento 50 candeline. Fu inaugurato nel settembre del 1964

L'Albergo Ristorante delle Alpi di Miroglio (Frabosa Sottana)

L'albergo delle Alpi di Miroglio ha tagliato il traguardo dei 50 anni. Era il lontano settembre 1964, quando Mario Ponzo con la moglie Mariuccia inaugurarono uno degli alberghi storici del monregalese nella  piccola frazione del comune di Frabosa Sottana. Nei primi anni '60, si era da poco avviata la costruzione degli impianti sciistici di Artesina e Pratonevoso, trasformando l'economia della Val Maudagna da prettamente agricola e pastorale, a turistica con il sorgere di strutture ricettive alberghiere e la costruzione di innumerevoli abitazioni stagionali. Ben presto l'intera valle venne presa d'assalto soprattutto dai turisti della vicina Liguria. Mario Ponzo persona gentile con tutti, aveva saputo tradurre in pratica una vocazione che al giorno d'oggi è sempre più rara: il gusto dell'ospitalità. A partire dagli anni 80 nel suo ristorante passarono i nomi più celebri dell'Italia sportiva e dello spettacolo. Nel tempo l'albergo delle Alpi andò legandosi a due grandi manifestazioni, il Meeting Internazionale di Nuoto di Mondovì che per un decennio ha portato a Miroglio i più prestigiosi interpreti mondiali del nuoto attraverso la cena di gala con oltre duecento invitati, e l'annuale Sagra della Castagna di Frabosa Sottana con i grandi campioni dello sport a pranzo assieme ai numerosi tifosi ed appassionati nella giornata di domenica, prima della consegna del premio Castagna d'Oro. E' ancora vivo il ricordo di Mario Ponzo, scomparso nel giugno del 2011, tra le migliaia di persone che hanno avuto modo negli anni di apprezzare la sua professionalità e la sua affabilità, tra coloro anche il sottoscritto. L'albergo delle Alpi, porta avanti attraverso la moglie Mariuccia e il figlio Roberto, chef di comprovata abilità, una tradizione familiare di ospitalità e buona cucina che valorizza i prodotti tipici del territorio della granda, perfetto mix di successo. 



L'antico borgo di Miroglio di Frabosa Sottana in una cartolina del 1958

Mario Ponzo a destra, assieme al Sindaco Gianni Comino
Ottobre 2011 - Ferruccio Dardanello Presidente Nazionale 
Unioncamere e Camera di Commercio di Cuneo, consegna 
a Roberto Ponzo e alla Signora Mariuccia una targa ricordo
di Mario Ponzo

20 agosto 2014

Grande successo di pubblico per l'interessante conferenza sul Progetto EthWAL tenuta alla Confraternita di Frabosa Sottana dal Prof. Carrer


Si è svolta sabato 16 agosto nei locali della Confraternita di Frabosa Sottana la Conferenza sul Progetto EthWAL tenuta dal Professor Francesco Carrer del dipartimento di archeologia della University of York (Regno Unito) organizzata da Gianni Dulbecco (frabosasottana.com) in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana. Il progetto finanziato dalla Comunità Europea, riguarda lo studio delle strutture pastorali di alta quota di due aree campione delle Alpi Occidentali, la Valle Maudagna e la Valle de Freissinieres (Hautes-Alpes, Francia). Le ricerche si sono concentrate su tre tipi di evidenze: le capanne pastorali tradizionali (i casot) in pietra a secco ancora in parte utilizzate, le aree di pascolo selezionate dai pastori per stabulare gli animali (i gias), le strutture semiinterrate in muratura utilizzate per conservare e stagionare i formaggi (le selle). Il metoto utlizzato è sia antropologico che archeologico, da una parte infatti vengono intervistati i pastori locali per comprendere le strategie di uso delle alte quote, dall'altra invece vengono studiate in maniera approfondita le strutture, la loro architettura ed i loro spazi interni. La conferenza, seguita da un pubblico numeroso ed attento, ha visto la partecipazione del Vice Sindaco di Frabosa Sottana Dr. Jacopo Denina e da altri componenti il Consiglio Comunale. Al termine della illustrazione del Prof. Carrer,  sono state poste numerose ed interessanti domande alle quali il relatore ha risposto con termini di facile comprensione per tutti. Al termine della serata, dopo la consegna di una pergamena ricordo a Francesco Carrer, c'è stato l'impegno di tenere la prossima estate una seconda conferenza che illustrerà i risultati degli scavi effettuati quest'anno che verranno elaborati nei laboratori dell'Università di York nei prossimi mesi. Di seguito un riassunto delle slide della presentazione della conferenza.

Etnoarcheologia dei paesaggi di alta quota delle Alpi occidentali.

L'etno-archeologia è lo studio etnografico legato all'archeologia. In cosa consiste l’etnografia? L’etnografia dal greco etnos (popolo) e grapho (scrivo) letteralmente “descrizione del popolo”  è il metodo con cui operano le ricerche sul campo delle scienze etno-antropologicheFare etnografia significa recarsi tra coloro che si vuole studiare per un certo periodo di tempo, ed utilizzare alcune tecniche di ricerca (come l’osservazione e l’intervista) allo scopo di collezionare un insieme di dati che poi vanno interpretati.


La Val Maudagna presa in esame per il Progetto EthWAL

Nel caso dei paesaggi di alta quota ci si avvale di due strumenti di lavoro: le interviste ai malgari e la ricerca in archivi, biblioteche, comuni di documenti storici che aiutano l’archeologo nella successiva fase di scavo. Nel luglio del 2013 il Prof. Francesco Carrer del dipartimento di archeologia della University of York (Regno Unito) ha iniziato la ricognizione della zona presa in esame, (la Val Maudagna) avvalendosi di quattro strumenti fondamentali per l’investigazione: la bussola, il gps, il registratore e la macchina fotografica. La bussola ovviamente serve per l’orientamento, il GPS è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che attraverso una rete satellitare fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche ed orario in ogni condizione meteo. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l’elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.
Il registratore è utile quando individuato un insediamento, se ne devono descrivere nell’immediato le caratteristiche quali la lunghezza, larghezza, dimensione in altezza ed altre notizie utili che assieme agli scatti fotografici consentiranno in un secondo tempo di studiare meglio il sito in questione. La fase successiva archeologica riguarda lo scavo vero e proprio dell’insediamento. Il Progetto Ethwal, finanziato dalla Comunità europea e portato avanti dall’Università di York, indaga su due aree distinte delle Alpi Occidentali, la Val Maudagna nel territorio di Frabosa Sottana, ma non solo, e la Vallèe de Freissinieres nel dipartimento francese delle Hautes Alpes nei pressi di Briancon. 


Le due valli prese in esame dal Progetto EthWAL

Due immagini di casot: il alto casot ancora ben conservati, in basso
ruderi in pietra a secco. Sono stati censiti dal Prof. Carrer in Valle
Maudagna circa ottanta insediamenti

Cosa studia questo progetto? Il progetto studia i casot dei pastori in alta quota, che venivano e vengono ancora oggi utilizzati durante il periodo estivo (giugno-fine settembre). Perché proprio in Val Maudagna si è concentrata la ricerca? Tutto nasce da un opuscolo realizzato dal Dottor Giovanni Comino ex Sindaco di Frabosa Sottana, quando a  capo del servizio veterinario dell’asl di Cuneo realizzò il libretto dal titolo “Caseificare in alpeggio: si può? Una tradizione tra passato, presente e futuro”. Il volume venne mostrato al Prof. Carrer il quale vedendo alcune immagini dei casot, rimase stupito di come alcuni di loro si erano conservati in maniera ottimale rispetto ad altre zone alpine, e nel 2012 presentò appunto un progetto di ricerca che venne autorizzato. Cos’è un casot? Molte persone andando in alta montagna  li avranno visti, ma sicuramente la gran parte non conosce l’utilizzo passato, presente e futuro di tali insediamenti. Nell’estate del 2013 il Prof. Carrer nel corso di due campagne in luglio e agosto, riuscì nella zona della Balma a censire circa ottanta casot, alcuni ancora utilizzati o abbandonati da pochi anni, altri solamente ruderi di pietra. Lo scavo dell’estate 2014 si è concentrato per oltre una settimana su di un casot situato al di sotto del lago della Brignola, posto vicino ad una fontana, in una posizione ottima.



A questo punto sorge spontanea da parte di molti la domanda: perché studiare i casot?
Per diversi motivi:
-          per ricostruire la storia
-          per capire meglio la storia (antica e moderna) della pastorizia
-          per capire perché sono stati costruiti e utilizzati
-          per capire meglio la storia (antica e moderna) dei paesaggi alpini
-    il quinto motivo, perché sono un patrimonio da preservare, che può essere uno strumento di valorizzazione turistica del territorio.

Come si studiano i casot?
Si inzia con il lavoro di censimento e catalogazione perlustrando l’intera zona in questo caso l’intera Val Maudagna. Facendo ricerche su documenti e libri in archivi e biblioteche. Realizzando interviste con coloro che utilizzano o hanno in passato utilizzato tali strutture, i pastori e i malgari, partendo dai giovani per arrivare agli anziani che hanno una memoria storica ovviamente più lunga che può arrivare attraverso le testimonianze dei loro padri anche ad oltre cento anni indietro.
La fase successiva è quella dei rilievi topografici che viene effettuata con strumenti familiari ai geometri come la stazione totale. In seguito si passa aiI campionamenti e per finire lo scavo archeologico. Tutti i dati raccolti in estate vengono rielaborati nella stagione invernale in università, compiendo analisi statistiche e analisi di laboratorio. I primi risultati di questa ricerca hanno consentito di censire oltre 80 insediamenti nella zona circostante il Rifugio Balma, ma sicuramente i casot erano un tempo molti di più.
I casot sono sopravvissuti fino ai nostri giorni (alcuni insediamenti sono risalenti ad oltre tre secoli fa), sono elementi caratteristici del paesaggio montano locale, si collocano al confine tra archeologia, storia e etnografia, sono di grande interesse per la ricerca scientifica, un patrimonio da proteggere e valorizzare e di potenziale interesse turistico.


Nelle due foto l'interno di un casot perfettamente conservato


Quali sono le ricadute sul territorio? Conferenze come quella tenuta il 16 agosto 2014 a Frabosa Sottana, con la presentazione  del progetto e dei primi risultati, articoli su internet, sulla stampa, su riviste scientifiche, ma la novità consiste nella ricaduta turistica  con la valorizzazione attraverso volantini informativi ed opuscoli. Il turista ha già a disposizione i numerosi sentieri che passano attraverso i casot, quindi non resta che sfruttare questa potenzialità per il futuro.



La consegna della pergamena ricordo da dx Gianni Dulbecco
(frabosasottana.com) organizzatore della conferenza, al centro
il Prof. Francesco Carrer e a sx il Vice Sindaco Jacopo Denina

09 giugno 2014

Frabosa Sottana - Riapre il Palasagra. Inaugurazione giovedi 12 giugno alle ore 18,30



Frabosa Sottana: nuovi gestione e nuove iniziative al "Palasagra"

Riapre i battenti per l'estate, rinnovato nello spirito e nelle iniziative, il Palasagra di Frabosa Sottana, la cui conduzione è stata affidata dal Comune ad un nuovo ed energico gruppo di gestori, tutti frabosani "doc".
L'inaugurazione è prevista per giovedì 12 giugno alle 18,30, in concomitanza con la partita di esordio dei mondiali di Calcio del Brasile (ore 22: Brasile - Croazia). Infatti, una delle novità del Palasagra di Frabosa Sottana - fortemente voluta e caldeggiata dal Comune - è stata proprio l'installazione di un maxischermo sul quale verranno trasmessi buona parte degli incontri del Mundial.
Fornito di bar interno in grado di soddisfare manifestazioni di ogni genere (è il punto focale dell'annuale rinomata "Sagra della Castagna"), il Palasagra è uno dei fiori all'occhiello del Comune monregalese che, nelle intenzioni del Sindaco Adriano Bertolino e dei nuovi gestori, deve ritornare ad essere il fulcro di un rinnovato spirito turistico di Sottana, nonché centro di incontro e socializzazione per giovani e meno giovani, con appuntamenti mirati per ogni fascia d'età.
La seconda manifestazione in calendario il 19 giugno è una serata di musica e danze latinoamericane, cui seguiranno, nel corso dei mesi estivi, altre occasioni per gli amanti del ballo. La calendarizzazione degli eventi non è stata ancora definita del tutto proprio perché la nuova gestione è divenuta operativa da pochissimo, tuttavia i programmi, una volta definiti, saranno di volta, in volta pubblicati sui social media, sulle testate cartacee ed on line della provincia di Cuneo e della Liguria.
Tra le anticipazioni, ancora con data da definire (persumibilmente verso la metà di agosto),  una rappresentazione teatrale curata dalla compagnia "Govi" di Genova, nonché la presenza del camp calcistico della Sampdoria e dei suoi calciatori in erba dal 22 al 26 giugno.

Per ulteriori informazioni e news sulle manifestazioni è possibile contattare la nuova gestione al numero 3663744655 oppure via mail a: angy_regis@libero.it

29 aprile 2014

Grandi celebrazioni alla cappella di S.Marco al Pellone per il 70° anniversario della strage del 1944 - Il vicesindaco di Frabosa Sottana ricevuto a Roma al Quirinale dal presidente Napolitano



Grande e commossa partecipazione il 25 aprile da parte dei cittadini di Frabosa Sottana per le tradizionali celebrazioni dell'anniversario della Liberazione, che quest'anno sono coincise con il 70° anniversario degli eccidi che le truppe di occupazione compirono in molte valli del cuneese, in particolare con la strage del 14 gennaio 1944 quando in prossimità della chiesetta di San Marco a Miroglio vennero uccise 11 persone tra civili e partigiani in gran parte della frazione del comune  di Frabosa Sottana. Come ogni anno le celebrazioni sono state organizzate dall'Associazione San Biagio di Miroglio. La Santa Messa è stata celebrata da don Catalano parroco della parrocchiale di San Biagio di Miroglio all'interno della cappella di San Marco Evangelista. Dopo la funzione religiosa, i presenti hanno reso omaggio al cippo dei caduti con alcuni discorsi tenuti dal Prof. Alberto Verardo presidente dell'Associazione San Biagio, e da Ernesto Billò in rappresentanza assieme ad altri degli alpini. Dopo la lettura della Preghiera dell'Alpino, Don Catalano ha provveduto alla benedizione del cippo che ricorda i caduti del 1944. Quest'anno la celebrazione solenne si è avvalsa dell'invio del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad Alberto Verardo, che nel mese di marzo si era permesso di inviargli una lettera per ricordare che tutte le stragi hanno diritto al loro 25 aprile perchè non esistono figli di una storia minore. Il messaggio è stato letto da Alberto Verardo durante la solenne cerimonia. Il Presidente Napolitano oltre al messaggio ha invitato al Quirinale per le celebrazioni del 25 aprile il Sindaco di Frabosa Sottana. Ad incontrare la massima carica dello Stato il vicesindaco Adriano Bertolino assieme a 14 primi cittadini di comuni che hanno avuto durante la seconda guerra mondiale stragi nazifasciste. Il vicesindaco ha portato all'attenzione del Capo dello Stato lo spirito di abnegazione e di sacrificio alla Patria che hanno sempre connotato la valle e la gente di Frabosa. 



Successivamente gli intervenuti si sono recati a Miroglio presso il Museo della Montagna e della sua gente, nella sezione del Museo dedicata al ricordo dei caduti di tutte le guerre e delle vicende belliche che hanno caratterizzato il secolo trascorso, per la donazione effettuata dall'Associazione San Biagio di tre pannelli fotografici che fanno memoria del primo Sacrario militare di Redipuglia, realizzato sul Colle di Sant’Elia, che fu sede del cimitero dei Trentamila Invitti della Terza Armata comandata dal Duca di Aosta, inaugurato il 24 maggio 1923 e che è, ancora oggi, caro al ricordo di quanti lo videro nella sua primitiva caratteristica struttura.









18 aprile 2014

Al Museo della Montagna di Miroglio le foto di Monte Sant'Elia



In occasione delle oramai imminenti celebrazioni dell’anniversario della Liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista, che quest’anno coincide con il settantesimo anniversario degli eccidi che le truppe di occupazione compirono in molti dei territori del cuneese, l’Associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana ha ritenuto di ricordare concretamente la circostanza collegandola agli eventi bellici del periodo 1915/18 finalizzati al completamento dell’Unità d’Italia entro i suoi naturali confini.
Lo ha fatto contribuendo ad arricchire la dotazione delle documentazioni presente nella Sezione del Museo della Montagna e della Sua Gente dedicata al ricordo dei caduti di tutte le guerre e delle vicende belliche che hanno caratterizzato il secolo trascorso, donando ad essa tre pannelli fotografici che fanno memoria del primo Sacrario militare di Redipuglia, realizzato sul Colle di Sant’Elia, che fu sede del cimitero dei Trentamila Invitti della Terza Armata comandata dal Duca di Aosta, inaugurato il 24 maggio 1923 e che è, ancora oggi, caro al ricordo di quanti lo videro nella sua primitiva caratteristica struttura.
Le tombe dei caduti erano allora disposte a gironi concentrici e alternati a tipici cimeli di guerra – armi, congegni, suppellettili ed altri oggetti cari al fante – identificati ciascuno da poetiche epigrafi.
Oggi, il Colle, è stato trasformato in “Parco della Rimembranza” ed è coronato da alti cipressi e prati in lieve pendio, un viale a gradinata porta allo spiazzo ricavato alla sommità del colle da cui si domina una larga parte della pianura isontina, teatro di ben dodici cruente battaglie del primo conflitto mondiale.
Al centro un suggestivo monumento formato da un frammento di una antica colonna romana proveniente dagli scavi di Aquileia; lungo il viale trentasei cippi in pietra del Carso in cima ai quali è posta una riproduzione in bronzo dei cimeli che caratterizzavano un tempo il cimitero originario, con quella fisionomia così cara al ricordo di chi ha potuto in passato visitarlo.
La sezione del Museo dedicata alla rimembranza, sarà visitabile il prossimo 25 aprile immediatamente dopo l’avvenuta celebrazione della ricorrenza che si terrà, a partire dalle ore 10.00, alla Cappella di San Marco al Pellone, sulla provinciale che conduce al Mondolè.

Alberto Verardo