In occasione delle oramai
imminenti celebrazioni dell’anniversario della Liberazione dell’Italia dal
giogo nazi-fascista, che quest’anno coincide con il settantesimo anniversario
degli eccidi che le truppe di occupazione compirono in molti dei territori del
cuneese, l’Associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana ha ritenuto
di ricordare concretamente la circostanza collegandola agli eventi bellici del
periodo 1915/18 finalizzati al completamento dell’Unità d’Italia entro i suoi
naturali confini.
Lo ha fatto contribuendo ad
arricchire la dotazione delle documentazioni presente nella Sezione del Museo
della Montagna e della Sua Gente dedicata al ricordo dei caduti di tutte le
guerre e delle vicende belliche che hanno caratterizzato il secolo trascorso,
donando ad essa tre pannelli fotografici che fanno memoria del primo Sacrario
militare di Redipuglia, realizzato sul Colle di Sant’Elia, che fu sede del
cimitero dei Trentamila Invitti della Terza Armata comandata dal Duca di Aosta,
inaugurato il 24 maggio 1923 e che è, ancora oggi, caro al ricordo di quanti lo
videro nella sua primitiva caratteristica struttura.
Le tombe dei caduti erano
allora disposte a gironi concentrici e alternati a tipici cimeli di guerra –
armi, congegni, suppellettili ed altri oggetti cari al fante – identificati
ciascuno da poetiche epigrafi.
Oggi, il Colle, è stato
trasformato in “Parco della Rimembranza” ed è coronato da alti cipressi e prati
in lieve pendio, un viale a gradinata porta allo spiazzo ricavato alla sommità
del colle da cui si domina una larga parte della pianura isontina, teatro di
ben dodici cruente battaglie del primo conflitto mondiale.
Al centro un suggestivo
monumento formato da un frammento di una antica colonna romana proveniente
dagli scavi di Aquileia; lungo il viale trentasei cippi in pietra del Carso in
cima ai quali è posta una riproduzione in bronzo dei cimeli che
caratterizzavano un tempo il cimitero originario, con quella fisionomia così
cara al ricordo di chi ha potuto in passato visitarlo.
La sezione del Museo
dedicata alla rimembranza, sarà visitabile il prossimo 25 aprile immediatamente
dopo l’avvenuta celebrazione della ricorrenza che si terrà, a partire dalle ore
10.00, alla Cappella di San Marco al Pellone, sulla provinciale che conduce al
Mondolè.
Alberto Verardo