L’autunno
è arrivato da oramai due settimane e con esso sono arrivati anche tutti i suoi
frutti.
Uva,
zucche, nocciole, castagne, sono solo alcuni dei
tantissimi prodotti che la stagione
autunnale ci offre e permette di gustare; ognuno con il proprio
sapore e particolarità, ma tutti ricchi di numerose proprietà
benefiche per l’organismo umano.
A Mirogluo di Frabosa
Sottana nella chiesa parrocchiale dedicata a san Biagio, domenica 7 ottobre i
fedeli del borgo e molti ospiti che sono in vario modo legati alla frazione
parteciperanno alla “Giornata del Ringraziamento” per i frutti della terra che
da diversi anni si ripete per ricordare a tutti l’importanza del
cibo e il rispetto dovuto nei riguardi del creato e della natura.
La
Val Maudagna, per la sua condizione orografica si è caratterizzata in
particolare per la presenza di castagneti il cui frutto è stato per lungo
tempo, anche per larga parte del corso del secolo scorso, il principale
alimento dell’intera popolazione che aveva ben presente il concetto, oggi in
disuso, che il tempo che ci è dato da vivere sulla terra ce ne rende
responsabili ma non padroni; siamo infatti ospiti che amministrano un bene
comune che deve essere rispettato e trattato con saggezza e sapienza.
Questa
sensibilità non può sfumarsi col tempo e da ciò scaturisce l’importanza di
riproporre usanze e tradizioni che, tra l’altro, sono presenti nell’atto della
locale Associazione San Biagio.
La
cerimonia di ringraziamento prevede che, nel corso della celebrazione della
Messa delle ore 10.00 nella parrocchiale di San Biagio, venga portato
all’altare un cesto che contiene castagne e altri frutti locali che
successivamente verranno benedetti e distribuiti.
Della
cerimonia sarà parte il gruppo savonese down dell’ADSO che da tempo partecipano
alla cerimonia e poi sono anch’essi parte della castagnata pomeridiana a base
di caldarroste offerta a tutti i partecipanti.
La
“Giornata del Ringraziamento” è anche un momento di particolare rilievo per la
comunità mirogliese perché, in questa occasione, viene attribuita una targa di
ringraziamento a persona, ente od organizzazione che ha spesso condiviso con
umiltà i pesi del prossimo camminando con esso nella carità; per questo la
targa e denominata “Riccio d’oro 2018” e si collega
all’involucro ricco di aculei che custodisce la castagna (le difficoltà e gli
eventi della vita) e che maturando si apre, liberando il frutto (la bontà e il
sostantamento).
Alberto Verardo
Alberto Verardo