18 aprile 2014

Al Museo della Montagna di Miroglio le foto di Monte Sant'Elia



In occasione delle oramai imminenti celebrazioni dell’anniversario della Liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista, che quest’anno coincide con il settantesimo anniversario degli eccidi che le truppe di occupazione compirono in molti dei territori del cuneese, l’Associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana ha ritenuto di ricordare concretamente la circostanza collegandola agli eventi bellici del periodo 1915/18 finalizzati al completamento dell’Unità d’Italia entro i suoi naturali confini.
Lo ha fatto contribuendo ad arricchire la dotazione delle documentazioni presente nella Sezione del Museo della Montagna e della Sua Gente dedicata al ricordo dei caduti di tutte le guerre e delle vicende belliche che hanno caratterizzato il secolo trascorso, donando ad essa tre pannelli fotografici che fanno memoria del primo Sacrario militare di Redipuglia, realizzato sul Colle di Sant’Elia, che fu sede del cimitero dei Trentamila Invitti della Terza Armata comandata dal Duca di Aosta, inaugurato il 24 maggio 1923 e che è, ancora oggi, caro al ricordo di quanti lo videro nella sua primitiva caratteristica struttura.
Le tombe dei caduti erano allora disposte a gironi concentrici e alternati a tipici cimeli di guerra – armi, congegni, suppellettili ed altri oggetti cari al fante – identificati ciascuno da poetiche epigrafi.
Oggi, il Colle, è stato trasformato in “Parco della Rimembranza” ed è coronato da alti cipressi e prati in lieve pendio, un viale a gradinata porta allo spiazzo ricavato alla sommità del colle da cui si domina una larga parte della pianura isontina, teatro di ben dodici cruente battaglie del primo conflitto mondiale.
Al centro un suggestivo monumento formato da un frammento di una antica colonna romana proveniente dagli scavi di Aquileia; lungo il viale trentasei cippi in pietra del Carso in cima ai quali è posta una riproduzione in bronzo dei cimeli che caratterizzavano un tempo il cimitero originario, con quella fisionomia così cara al ricordo di chi ha potuto in passato visitarlo.
La sezione del Museo dedicata alla rimembranza, sarà visitabile il prossimo 25 aprile immediatamente dopo l’avvenuta celebrazione della ricorrenza che si terrà, a partire dalle ore 10.00, alla Cappella di San Marco al Pellone, sulla provinciale che conduce al Mondolè.

Alberto Verardo