23 novembre 2014

Grande successo per la prima De.Co. del Comune di Frabosa Sottana, i ravioli di castagne proposti dallo chef Roberto Ponzo nell'ambito della manifestazione BEE a Villanova Mondovì



Nell'ambito della seconda edizione della rassegna BEE, pensieri, parole e formaggi svoltasi a Villanova Mondovì il 22 e 23 novembre con una vetrina sulla zootecnica locale, degustazioni e Librintavola, ha fatto il suo esordio sul territorio la prima De.Co del Comune di Frabosa Sottana, i "ravioli di castagne di Frabosa Sottana" proposti dallo chef Roberto Ponzo dell'Albergo Ristorante delle Alpi di Miroglio (Frabosa Sottana). Il piatto è stato molto apprezzato dai numerosissimi visitatori che hanno preso d'assalto lo stand dove era ospitato anche un'altro prodotto del territorio monregalese le trippe di Villanova Mondovì anch'esse con il marchio De.Co. Sono stati cucinato oltre quaranta chili di ravioli. Nella foto sopra, in una sorta di ideale gemellaggio tra i due prodotti (gemellaggio che per volontà di entrambi i Comuni verrà ufficializzato nei prossimi mesi) da sinistra  i componenti della Confraternita della Trippa assieme al Sindaco di Villanova Michelangelo Turco, all'Europarlamentare On.le Alberto Cirio, lo chef Roberto Ponzo, il Consigliere Regionale Francesco Graglia, il Direttore dell'APT di Cuneo Paolo Bongiovanni ed il Sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino. 

COS'E' LA DE.CO. (DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE)
Il fenomeno delle De.Co. nasce a seguito della legge dell’8 giugno 1990 n. 142 che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali che risultano presenti nelle diverse realtà territoriali. Ambasciatore e convinto sostenitore della De.Co è stato negli anni ’90 il noto giornalista enogastronomico Luigi Veronelli.
In seguito ed in forza di questa podestà concessa ai Comuni, l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, nel 2000 redige una proposta di legge di iniziativa popolare recante: “Istituzione delle denominazioni comunali di origine per la tutela e la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali”.
Le De.Co. denominazioni comunali non sono marchi non rappresentano tutele, e men che meno delle vie brevi rispetto alle denominazioni europee riconosciute. Le De.Co. sono delibere di un’amministrazione comunale che registra un dato di fatto: un prodotto, un piatto, un sapere, con i quali una Comunità si identifica. Sono dunque un atto, che fissa un valore, una carta di identità che il sindaco rilascia dopo aver censito un passato, un presente e ipotizzato uno sviluppo futuro. Il valore di una De.Co è quello di fissare in un dato momento storico ciò che identifica quel Comune. A memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing territoriale.
La De.Co è un marchio di qualità. E’ regolamentato dalla legislazione che norma i marchi collettivi. Non è incompatibile con le Denominazioni Europee (DOP, IGP ecc). E’ un ottimo strumento per valorizzare un determinato territorio: si presta a molteplici opportunità di marketing territoriale; è un serio lavoro di analisi e censimento per individuare quali sono i prodotti che rappresentano il territorio stesso; può precisare come un prodotto viene elaborato e può valorizzare metodi tradizionale al fine di accrescere il senso di appartenenza di una comunità; gli attori che devono essere coinvolti dall’Amministrazione Comunale sono gli allevatori, i produttori, i ristoratori (autentici ambasciatori del territorio) attraverso lo sviluppo di una sinergia volta alla valorizzazione del territorio. La De.Co è il marchio Comunale, che certifica la provenienza di un determinato prodotto (del comparto enogastronomico o artigianale) di un determinato territorio.