17 maggio 2013

Cinque anni di attività per l'Associazione San Biagio di Miroglio




 

Nel primo fine settimana di maggio, nella sede della ex Confraternita dei Santi Giovanni e Bonaventura di Frabosa Sottana, l’Associazione onlus San Biagio e Maria Vergine di Miroglio ha festeggiato i suoi primi cinque anni di attività a favore del piccolo borgo montano nel quale ha sede ed anche dell’intera Valle Maudagna.
Sabato 4 maggio, dopo la celebrazione della Santa Messa, officiata dal Parroco della Chiesa di San Giorgio, Canonico don Mario Rizzo, il medesimo, unitamente al Sindaco, Dott. Giovanni Comino, hanno proceduto all’inaugurazione della retrospettiva riguardante le attività svolte nel periodo 2007-2012 dall’Associazione.
 

Il taglio del nastro con don Mario Rizzo,
il Sindaco di Frabosa Sottana Dott. Gianni
Comino ed il Presidente della San Biagio
Dott. Alberto Verardo 
 

A seguire si è svolta la conferenza didattica tenuta dalla Professoressa Giovanna Frosini Ghio di Dronero, dal titolo “Le edicole votive nella tradizione popolare” organizzata per dare ampia visibilità dell’avvenuto restauro della Cappella dell’Annunciazione ubicata in località Ponte della frazione di Miroglio.

L’intervento di risanamento dell’opera muraria è stato eseguito con il concorso volontario dei soci dell’Associazione, mentre la riaffrescatura totale dell’interno della stessa con le immagini centrali dell’angelo e di Maria e di quelle laterali raffiguranti rispettivamente San Rocco e San Grato, nonchè del prospetto frontale, è stata opera dell’artista locale Gianmarco Ponzo. 

L’inizio della conferenza è stato dedicato dalla Relatrice alla illustrazione della funzione delle edicole votive in epoca romana (dedicate alle varie divinità che avevano il compito di proteggere la casa o agli spiriti degli antenati che vegliavano sulla famiglia) e poi in epoca cristiana, quando le stesse venivano edificate per manifestare sentimenti di fede e devozione e per grazie ricevute.

La Professoressa Frosini ha poi proseguito illustrando le differenze tra piloni chiusi (edifici di forma generalmente a base quadrata con corpo sopraelevato di dimensioni leggermente più ridotte) e aperti (costruzioni a forma di lettera C, spesso caratterizzate da un riquadro nella parte inferiore, all’interno del quale sono frequenti gli inviti alla preghiera) e le immagini sacre in essi riprodotte.


La relatrice, la Prof.ssa Frosini con accanto il Presidente dell'Associazione
San Biagio di Miroglio Dott. Alberto Verardo

Il passaggio successivo ha infine riguardato i piloni-cappella ed i piloni rari, tra i quali particolare attenzione è stata rivolta a quelli ottagonali.

Nello svolgere il suo dotto intervento, la Professoressa ha anche fatto cenno alla pratica molto diffusa di riprodurre in un’unica immagine, la Madonna con uno o più santi; la scelta, in genere, era derivata dalla volontà dell’artista di affiancare la Madre celeste - la cui venerazione è sempre stata molto ampia - a santi che, nella vita, hanno interagito con Lei.

È il caso del quadro recentemente restaurato e attualmente in attesa di sistemazione all’interno della Parrocchiale di Frabosa Sottana, che raffigura la Madonna tra San Giovanni Battista (che ha battezzato Gesù) e San Giorgio (titolare della Parrocchiale).

A margine del convegno sono stati consegnati alcuni attestati di riconoscimento a chi, nel tempo, ha sostenuto l’Associazione come il Canonico don Mario Rizzo, il Sindaco Giovanni Comino, il Presidente del C.S.V. Società Solidale, Dott. Giorgio Groppo, la Professoressa Giovanna Frosini Ghio ed il Cancelliere della Curia vescovile di Mondovì, don Beppe Bongiovanni.
La giornata è poi proseguita con l’esibizione dei giovanissimi “Balarin de Kyè” che, come era prevedibile, hanno riscosso ampio e meritato successo ed hanno poi consumato in allegria una frugale merenda che l’Associazione aveva predisposto per loro.
Anche a loro, e alle maestre che  li seguono con costanza e passione, l’Associazione San Biagio ha attribuito analogo attestato di riconoscimento che andrà ad arricchire la loro bacheca.

La retrospettiva si è chiusa, con il conseguimento dell’obiettivo prefissatosi inizialmente di testimoniare presenza e impegno a favore del’intera Valle, domenica 5 maggio.
 
Alberto Verardo