02 maggio 2012

Celebrato il 25 aprile al Pellone in Frazione Miroglio di Frabosa Sottana

Mercoledì 25 aprile, verso le ore 10, la strada che da fondovalle sale verso l’Artesina è stata improvvisamente animata da un tracciato variopinto di auto che salivano alla Cappella campestre di San Marco al Pellone dove, il Reverendo Parroco di Miroglio di Frabosa Sottana, Don Franco Giuli, ha celebrato la santa Messa con la liturgia propria del Santo, ricordato dalla chiesa in quel giorno. La celebrazione religiosa si è intersecata con la ricorrenza del 67° anniversario della Liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista, che in quel particolare luogo ha motivo di essere ricordata. Il solenne momento rievocativo, infatti, si collega alla commemorazione dell’eccidio di un gruppo di 11 partigiani militanti e di un civile, perpetrato il 14 gennaio 1944 in quel luogo disadorno ma ricco di memorie e di sentimenti. Incastonata nel verde brillante degli alberi che iniziano ad addobbarsi di nuove fioriture che la primavera ha fatto sbocciare nell’intera Valle, la Cappella si è presentata allo sguardo dei partecipanti all’evento in tutta la sua essenziale bellezza, l’altare addobbato e ricco di fiori, le pareti riaffrescate da Cattò nel 1989 ripulite dai segni dell’inverno, il prospetto, che presenta i segni del tempo e delle intemperie, addobbato con il tricolore nazionale, la bandiera dell’Associazione San Biagio che ha attivamente concorso alla promozione dell’iniziativa e quella dell’Europa, le insegne del Gruppo Alpini di Frabosa Sottana presente il Capo Gruppo signor Eugenio Billò ed una folta rappresentanza. Significativa la corona, nastrata di rosso, bianco e verde, fatta collocare sul posto, a ricordo e quale tributo di riconoscenza, dal Comune di Frabosa Sottana presente con il Sindaco, Dottor Giovanni Comino ed alcuni componenti la Giunta Municipale, mentre il servizio d’ordine e di garanzia per la viabilità, data la numerosità dei presenti, è stato assicurato dal Comandante della locale Polizia Municipale.
Al termine della celebrazione Eucaristica l’assemblea dei presenti si è spostata sul piccolo prato antistante la Cappella per commemorazione ufficiale tenuta dal Sindaco che ha ricordato il sacrificio di coloro che in Valle e più in generale nell’intero territorio monregalese, hanno sacrificato gioventù, casa e famiglia agli ideali di libertà e di giustizia, agganciandoli alla lettura di un brano riportato in una rivista alpina post-bellica, che ha fatto rivivere la tragedia dei nostri militari nel gelido inverno russo del gennaio 1943, strappando applausi di commozione e gratitudine. È poi seguita la benedizione della lapide che riporta i nominativi dei caduti ed i cui nomi sono echeggiati nella Valle per bocca del Reverendo Parroco di Miroglio, Artesina e Pratonevoso, Don Franco Giuli che li ha singolarmente scanditi. L’incontro si è concluso con un piccolo ma sempre gradito ed apprezzato momento conviviale, a base di poche semplici cose che hanno rinnovato la tradizione del borgo di montagna, ed il consueto scambio di saluti nel ricordo dei tempi trascorsi che ha stimolato, giovani ed anziani, a conoscere gli uni ed a ricordare gli altri, i momenti certo tragici ma sempre presenti nel borgo, nella Valle e nell’intero monregalese. Alberto Verardo