22 marzo 2012

Miroglio, consegnata la piastrina dell'alpino disperso in Russia


Alla presenza di numerose Autorità civili e militari e delle Rappresentanze d’Arma, martedì 13 marzo, nell’Aula Consiliare del Municipio di Frabosa Sottana, si è svolta la cerimonia di restituzione alla famiglia, della piastrina identificativa dell’Alpino Ponzo Giuseppe, nato a Miroglio di Frabosa Sottana il 2 aprile 1916, morto (disperso) in Russia nel 1943.
Era presente, ed inevitabilmente emozionata, la sorella Ferdinanda (Nanda), classe 1924, con il figlio Franco e la moglie, nonché i nipoti Ponzo Iris, Teresa, Piera e Fossati Fiorentina con il marito.
Il Sindaco, Dott. Giovanni Comino, il Presidente dell’Associazione Alpini Sezione di Mondovì ed il Comandante della Compagnia Carabinieri di Mondovì, intervenuti in sequenza per esprimere brevi parole non di circostanza, hanno espresso sentimento e gratitudine per il corpo degli Alpini che ha tenuto alto l’onore della Patria in terra di Russia e nelle altre terre di conflitto, ed in particolare sono stati partecipi del commosso ricordo di Giuseppe Ponzo.
Di famiglia molto numerosa, in un epoca in cui i mezzi di sostentamento erano pochi e i sacrifici da fare erano molti, si occupava delle poche mucche che la famiglia possedeva, preparando il fieno per l’inverno, raccogliendo castagne d’autunno, tagliando il legname nei boschi quando il tempo lo permetteva.
Abitò sempre a Miroglio tranne che per alcuni brevi periodi durante i quali lavorò come garzone di cascina a Mondovì.
Fu chiamato alle armi tra il 1941 e il 1942 e prestò servizio a Chiusa Pesio da dove, per ben tre volte, attraversando le montagne che lo separavano dal borgo natio, tornò a casa a salutare la madre, i quattro fratelli e le tre sorelle.
L’ultima volta che tornò in famiglia, non nascose la preoccupazione di dover partire per il Fronte, che sapeva, e forse sentiva, sarebbe stata la sua ultima tappa; “con le lacrime agli occhi”, ricorda la sorella Nanda, “cosa assai rara per lui, abbracciò forte la mamma e me, la più piccola, dicendo: Madre, non mi vedrai più.”.
Partito per la Russia, le sole notizie che la famiglia ebbe, le ricevette da un compaesano di Miroglio, Francesco Ponzo detto “Cechin” che, tornato reduce, forse per pietà o forse perché vero, disse di averlo visto in “buone condizioni” che, nel contesto della ghiacciata landa russa, significava con i piedi e le mani congelate, ma ancora vivo.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Reverendo Parroco di Miroglio, Don Franco Giuli – presente alla cerimonia con il Parroco di Frabosa Sottana Don Rizzo – che, benedicendo la piastrina ha partecipato al particolare momento di commozione che attanagliava i presenti, sottolineando come i momenti più difficili della vita umana, sono tutti momenti di speranza se vissuti nell’amore.
Alberto Verardo


RINGRAZIAMENTO

La Famiglia di Ponzo Ferdinanda (Nanda), con i figli Franco e Liliana ed i nipoti Ponzo Iris, Piera, Mirella, Teresa e Marisa, Fossati Maria, Luigina e Fiorentina, ringraziano i Sindaci di Frabosa Sottana, Frabosa Soprana e Torre Mondovì, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Mondovì ed il Maresciallo della Stazione Carabinieri di Frabosa Soprana, il Comandante della Polizia Municipale locale, il Presidente dell’Associazione Alpini sezione di Mondovì ed il Capo Gruppo di Frabosa Sottana, il Presidente dell’UNIRR, che hanno partecipato alla cerimonia di restituzione della piastrina identificativa del loro congiunto, Alpino Ponzo Giuseppe, nato a Miroglio di Frabosa Sottana il 2 aprile 1916, morto (disperso) in Russia nel 1943, svoltasi martedì 13 marzo nell’Aula Consiliare del Municipio del Capoluogo.
Un particolare ringraziamento la Famiglia lo porge al signor Sindaco, Dott. Giovanni Comino, al Presidente della Sezione Alpini di Mondovì ed al Comandante della Compagnia Carabinieri di Mondovì, per le espressioni di sentimento e gratitudine per i corpi militari Alpini che hanno difeso l’onore della Patria in terra di Russia e nelle altre terre di conflitto, ed in particolare per il commosso ricordo del caro Giuseppe.
Un analogo ringraziamento anche al Reverendo Parroco di Miroglio, Don Franco Giuli – presente alla cerimonia con il Parroco di Frabosa Sottana Don Rizzo – che, benedicendo la piastrina ha formulato commosse parole affinchè, nei momenti più difficili della vita umana, non si cada nella disperazione ma si comprenda che la sofferenza della croce è la misura dell’amore di Cristo per tutti gli uomini.